Barbarian

Allineamenti consentiti: Good / Neutral.
Limitazioni: Nessuna.
Città natale: Northgard.

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Descrizione

Con il termine Barbaro si riconoscono tutti quei popoli o clan stranieri, che vivono nelle terre agli estremi confini di Sosaria. E’ una definizione derivante dal concetto di cultura straniera, barbarica appunto, diffusasi dapprima nei regni di Lord British e Lord Blackthorne ed estesasi successivamente in tutte le cosiddette lande civilizzate.

Esistono diverse etnie barbariche, dai barbari dell’estremo Nord alle popolazioni indigene dell’estremo Sud e delle Terre Perdute.

Attualmente il popolo più conosciuto è, per l’appunto, quello dei barbari di Northgard.

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Società

I barbari, gli abitanti delle gelide terre del Nord, sono un Popolo di marinai guerrieri, il cui scopo non è solo quello della scorreria o del brigantaggio, ma anche quello di esplorare e colonizzare nuove terre e di commerciare con altri popoli.
Vivono, infatti, di commercio, di artigianato (eccellono nella lavorazione del legno), di allevamento. Tuttavia sono anche un popolodi guerrieri indomiti, famosi per le loro terribili navi da guerra con le quali compiono sovente atti di pirateria e saccheggi nei territorivicini.
I barbari hanno un’idea vaga della loro patria. Pur essendo uniti da legami come la lingua e la religione che ne testimoniano la loro comune origine, intuiscono a malapena l’esistenza di una nazionalità autonoma: si può parlare più che altro quindi di Tribù composte da diverse Sippe, famiglie, all’interno delle quali l’individuo ha un suo valore e questo valore viene determinato in base alle sue capacità.

Il Capo di ogni Tribù viene identificato nella figura del Jarl che è la guida di ogni barbaro, oltre ad essere il primo sacerdote del tempio del Grande Padre.

Il braccio destro del Jarl, consigliere politico e amministratore della Tribù, è l’Hersir.

I Capi delle Sippe vengono identificati nelle figure del Godi e Volva, le loro compagne, anche essi sacerdoti del tempio del Grande Padre.

L’organo principale della società vichinga è il Consiglio i cui membri sono scelti per metà dal popolo e per metà dal Jarl, per un totale di sette barbari, ossia il Jarl più i suoi 3 scelti e 3 scelti dal popolo tramite votazione. L’unico che può mettere in dubbio le scelte del Consiglio è il Jarl. In sua assenza, questo compito ricade sull’Hersir.

Tutti i Vichinghi che hanno una disputa possono decidere se porre il problema al consiglio o affidarsi al giudizio divino disputando una sfida all’ultimo sangue.

Poco altro si conosce di questo popolo, in quanto non esiste, presso i barbari, la necessità o la volontà di tramandare fatti e conoscenze scritte.

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Religione

Il Grande Padre, dio della saggezza e della guerra, colui che secondo la leggenda rese possibile l’unione dei barbari, è certamente la figura più venerata del Pantheon barbaro. I membri del consiglio cercano in lui ispirazione e i guerrieri affidano le loro vite a lui nelle più sanguinose battaglie. Gli anziani narrano che oltre i ghiacci, in quelle terre dove anche il vento evita di passare per timore del freddo, inizi un ponte dai mille colori dell’aurora che conduce al Valhalla, il regno degli dei.
Qui siede Il Grande Padre, con al fianco Deus Ex Machina, dio dei guerrieri, e Loki, l’Ingannatore dio dell’astuzia, in eterno conflitto.
Al servizio di queste divinità ci sono quattro bellissime fanciulle conosciute ai mortali come Valchirie. Esse, oltre che serve del Grande Padre, sono coloro che sceglievano i più eroici caduti sul campo in battaglia. A cavallo di lupi influenzano le sorti degli scontri e traghettano le anime dei guerrieri barbari verso il Valhalla, dove ridatagli materialità, banchettano durante le notti e combattono fieramente di giorno.
Onore e gloria in battaglia portano il barbaro alla vita eterna, codardia e mediocrità assicurano l’uomo ai vermi e al disonore.

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Rapporti con le altre razze

Con i nani non hanno particolari relazioni, non li tengono in particolare considerazione.

Conoscono gli elfi come creature dei boschi e li considerano delle docili bestioline, forse un pò spocchiosi.

Diffidano dei drow non per esperienze personali, ma per le storie che tutti i Vichinghi da piccoli hanno sentito intorno ai fuochi di campo.

I goblin li considerano soltanto dei servetti dei drow senza una spina dorsale.
Con gli Umani, invece, il rapporto è più complesso.

Seppur differenti per usanze e carattere gli umani sono probabilmente la razza più vicina ai barbari. Con essi intrattengono spesso buoni rapporti commerciali, anche se scontri e razzie nei porti delle loro città calde e assolate sono eventi tutt’altro che rari.

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